«Better safe than sorry» è il progetto di prevenzione e sensibilizzazione di strada sulle misure di contenimento da Covid-19 che si è svolto nei mesi di novembre e dicembre 2020 alla Spezia.
Il progetto è stato ideato e realizzato dai mediatori interculturali della Cooperativa sociale Mondo Aperto, insieme ai volontari dell’associazione Senza Confini APS ed è stato realizzato grazie al fondamentale contributo di ENEL e del Comune della Spezia.
«Better safe than sorry» è la versione inglese del nostro «prevenire è meglio che curare» un vecchio proverbio che, durante l’epidemia da Covid-19, è sembrata essere molto efficace nel descrivere le nostre scelte e le nostre azioni quotidiane, tutte volte al prevenire, informare, sensibilizzare per evitare che una situazione molto delicata potesse peggiorare.
Il progetto ha previsto l’individuazione di alcuni punti nevralgici della città della Spezia (i dintorni della Questura e il Parco della Maggiolina, Piazza Europa, Piazza Verdi, il centro città con Piazza Brin, Piazza Saint Bon, Piazza e Via Garibaldi ecc.) in cui lo staff, debitamente formato sulle procedure sanitarie e i protocolli attivi, è entrato in contatto con i cittadini spiegando loro come comportarsi in questa delicata situazione sanitaria, informandoli sui servizi sanitari da contattare e sulle procedure da seguire in caso di sintomi o presunti sintomi, e offrendosi come punto riferimento in caso di bisogno per chiarire dubbi e tranquillizzare i cittadini.
Il progetto si è rivolto a tutti, anche a quei cittadini stranieri che, privi di competenze linguistiche o digitali, hanno difficilmente accesso a un’informazione adeguata.
La sensibilizzazione dei cittadini stranieri è avvenuta attraverso una mediazione linguistica ma anche culturale soprattutto per quelle culture in cui il concetto occidentale di malattia e di cura non può essere dato per scontato.
Per rendere più efficacie e incisivo l’intervento sono stati distribuiti volantini tradotti in numerose lingue straniere.
La collaborazione tra Mondo Aperto e Senza Confini APS ha permesso di poter mettere in campo un maggior numero di persone e di lingue grazie alle quali si è potuto accedere ad un’utenza molto più vasta sia in termini numerici che in termini di informazioni tradotte. Il coinvolgimento dei membri di “Senza Confini”, inoltre, ha permesso di responsabilizzare e fornire competenze relazionali a giovani partecipanti e di dimostrare che le fasce giovani della popolazione sono una risorsa importante con tanta voglia di mettersi in gioco e partecipare attivamente al benessere della società e di renderli partecipi di un percorso di cittadinanza attiva e multiculturale.